Terra di Leuca


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PAESAGGIO

Geograficamente, il Salento è caratterizzato dalla Piana Messapica o Tavoliere di Lecce, un vasto e uniforme bassopiano compreso tra i rialti terrazzati delle Murge a nord e le Serre salentine a sud, che si estendono nella zona del Capo di Leuca, dove si trova anche il punto più alto della provincia di Lecce, nella Serra dei Cianci (201 metri s.l.m.), comune di Alessano. Il terreno carsico presenta innumerevoli inghiottitoi (chiamati vore o capoventi).

Il paesaggio del Capo di Leuca è dominato dalla macchia mediterranea e dalle ampie distese di ulivi secolari, che contrastano con il caratteristico colore sanguigno della terra, dovuto all'alta presenza di ferro. Tutti i borghi sono immersi in un paesaggio tipicamente agreste, dove spiccano le strutture in pietra a secco, come i muretti di separazione delle proprietà terriere e i caratteristici ripari trulliformi, utilizzati fino al secolo scorso, dai contadini come ricovero o come deposito per gli attrezzi da lavoro. L'architettura contadina la fa da padrona, con le numerose masserie, tra cui quelle fortificate nel XVI secolo per proteggersi dalle incursioni turche. Facile osservare inoltre, nella zona occidentale verso il mare, i casini di villeggiatura di fine Settecento.

La flora annovera circa 1.500 specie che comprende l'areale mediterraneo-orientale, assenti nel resto d'Italia e diffuse invece nell'attigua penisola Balcanica dalle analoghe condizioni climatiche e ambientali. In primavera, si osserva un'esplosione di colori che va dal giallo intenso dei crochi al rosso dei papaveri. Una specie di quercia ad areale mediterraneo-orientale è la Quercia di Palestina che qui forma boschi puri o misti con il leccio. Ma tra le specie condivise con i paesi balcanici la più maestosa è senz'altro la Quercia vallonea, presente nel magnifico paesaggio del Parco naturale regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, sulla costa orientale del Capo.

Lo scenario delle coste del Capo di Leuca lascia senza fiato, sia che si percorra il tratto orientale che porta verso Porto Badisco, detto dai turisti la “costa delle meraviglie”, con le spettacolari scogliere a picco, dove verso Leuca si aprono le famose grotte carsiche, molte delle quali visitabili, sia che si percorra il tratto occidentale, dalle coste ampie e sabbiose e dove, fra le marine di Ugento e Salve, si trovano le spiagge più belle del Salento. Qui, si rimane incantati dalla varietà cromatica del mare, che va dal blu scuro al verde smeraldo, in uno scenario tipicamente caraibico. Lungo le coste, nelle più note località balneari, è possibile anche ammirare le numerose torri costiere di avvistamento erette nel corso del XVI secolo durante la dominazione spagnola, per difendere il territorio dalle incursioni dei pirati turchi.

Di grande importanza è anche il vasto posidonieto situato sul tratto di costa compreso tra San Gregorio e la Punta Ristola di Leuca, il cui habitat naturale è tutelato in quanto interesse comunitario. La specie, la posidonia oceanica, è una pianta acquatica endemica di elevata importanza ecologica, sia per riguarda l’aspetto biologico che nella protezione della linea di costa dall’erosione. Il posidonieto, libera una grande quantità di ossigeno, rappresentando il polmone verde dell’ambiente acquatico.

Non meno importante è l'aspetto faunistico. Si possono ammirare numerose e bellissime specie di uccelli. Nell'entroterra, si possono osservare alcuni esemplari di upupa, il tordo bottaccio e diversi generi di falco come il gheppio. Nelle campagne e fra la macchia mediterranea sono presenti numerose specie di rettili, tra cui lo splendido ramarro occidentale dal verde brillante e alcune specie di serpenti, come il cervone, il colubro leopardino e il biacco, tutti innocui. Tra i mammiferi, è facile incontrare il riccio comune, la volpe rossa, più raramente la donnola e la faina. Nella fascia costiera, oltre alle numerose colonie di gabbiani reali e cormorani, è possibile osservare bellissimi esemplari di airone rosso e airone cenerino, il germano reale, la gru e rari esemplari di fenicottero. Nel canneto, è possibile incontrare la natrice o biscia dal collare. Sono presenti anche diversi esemplari di rospi e rane, tra cui la piccola raganella. Un tempo, nei bassi litorali sabbiosi della zona, si poteva osservare la tartaruga marina, oggi quasi impossibile da osservare, a causa del disturbo umano dovuto al turismo balneare.